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Didattica>>Tesi

Indicazioni sulla tesi di laurea

Premessa 
Dal momento che, inevitabilmente, il rapporto potenziale di tesi inizia da un colloquio con il docente che, vuoi per la materia trattata, vuoi a titolo personale, ha favorevolmente coinvolto lo studente, nel prossimo paragrafo mi sono costretto a scrivere una "breve guida alla tesi" sintetizzando le esperienze di venti anni di questi colloqui. Ciò a beneficio dello studente ma anche di chi scrive, che potrà così ridurre al minimo o evitare di ripetere le sue convinzioni, i suoi suggerimenti, i suoi auspici.

Breve guida alla Tesi  
Gli argomenti oggetto di tesi si fondano, essenzialmente, su quelli di ricerca o appresi a lezione sulla trasmissione del calore, ma riguardano anche impiantistica termica, nei vari aspetti concernenti  la produzione, la regolazione, la distribuzione e l'erogazione, nonchè fonti energetiche rinnovabili. 
La tesi in trasmissione del calore viene inquadrata come un ponte tra i banchi dell'università e quelli del mondo del lavoro. Pertanto, si tratterà sempre di un argomento da affrontare secondo un approccio teorico e/o sperimentale ma con ricadute applicative. Anche fare una telefonata ad un possibile fornitore, richiedere un preventivo o caratteristiche tecniche, sono aspetti che vanno messi in conto, così come è irrinunciabile un uso estensivo ed appropriato dei principali SW di elaborazione testi, dati e analisi matematica/numerica. Queste ultime abilità sono preferibilmente da avere come prerequisito ma, eventualmente, possono (debbono) essere apprese nel corso del lavoro.

La tesi si sceglie liberamente, quindi l'argomento deve piacere e risultare interessante nell'immediato e, se possibile, anche nel futuro. 

Occorre essere intraprendenti e non aver paura di sbagliare, ciò comporta, al più la perdita di qualche giorno di lavoro ma, in ogni caso, una esperienza utile. 

A proposito di giorni, quanto dura la tesi? Il docente ha una idea del lavoro da svolgere; il tempo in cui questo lavoro si completa lo decide lo studente. "Riesco a laurearmi in tre mesi?" "Si, se si porta una brandina e dorme in laboratorio....."

Lo stile con cui la tesi viene scritta non può che essere personale, il docente controllerà la articolazione logica e sostanziale. Alcune indicazioni sono, comunque, fornite in seguito con particolare riferimento all'introduzione.

Questa è una delle parti più importanti della tesi ma, di contro, su questa ci sono, in base alla esperienza di chi scrive, i dubbi maggiori; l'introduzione va scritta, di fatto, al termine della tesi, quando si hanno le idee chiare sul lavoro svolto, sul contesto in cui si colloca e sulle novità presentate.  

Il primo sotto paragrafo dovrà chiarire in maniera esplicita l'obiettivo del lavoro, se possibile, sintetizzando in una (o più) domanda fondamentale la (le) risposta che la tesi dovrebbe essere o vorrebbe dare. Ad esempio, "Perché, a dispetto delle prerogative favorevoli, il riscaldamento a MW incontra difficoltà nelle applicazioni industriali?.."

Le possibili molteplici risposte alla domanda fondamentale costituiscono naturalmente il corpo della tesi e fanno da guida in ogni fase: "..perché ci sono difficoltà di controllo dei processi...., quindi nel presente lavoro si è provveduto a realizzare un impianto pilota..." oppure "perché ci sono difficoltà nella predizione del campo di temperatura, quindi nel presente lavoro si è provveduto a definire un modello ..."

Successivamente, le motivazioni addotte vanno messe in relazione al contesto in cui il lavoro si colloca ossia allo stato attuale della ricerca come desumibile dalla letteratura. Vanno quindi evidenziati i contributi (cioè risposte alla domanda fondamentale o a domande da essa derivate) che altri ricercatori hanno fornito, caratterizzandone pregi ed, eventualmente, limiti. Rispetto al panorama delineato, si possono quindi palesare i punti di originalità e gli elementi caratterizzanti del lavoro presentato.

Dichiarato l'obiettivo, occorre caratterizzare l'approccio, la metodologia e gli strumenti usati per raggiungerlo; ad esempio: analisi sperimentale, con il contributo di strumenti qualificanti (e.g. termografia IR...), analisi teorica (e.g. serie di Fourier, metodo integrale...).

Infine, consegue, da quanto sopra illustrato, in maniera naturale la scaletta degli argomenti trattati nei successivi capitoli della tesi. La scaletta dovrà essere essenziale, concisa, ma completa e tenuta insieme da un filo logico così che, ad una lettura ad essa limitata, non sfugga il cogliere l'entità e il rilievo del lavoro svolto.

Per indicazioni di dettaglio è consigliata vivamente la lettura di questo testo a cura di UNI-TO

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